L’alba, il giorno e la notte
Duilio Cambellotti
I bozzetti si riferiscono alle tre vetrate del ciclo L’alba, il giorno, la notte, attualmente disperse, destinate al corpo centrale della Casina delle Civette.
Anche in questo caso l’artista affronta il tema degli uccelli in volo che gli consente, attraverso l’alternarsi delle diverse specie, di rappresentare, simbolicamente, l’evolversi del giorno e il sopraggiungere della notte. Di grande suggestione è l’idea del passaggio dalla luce all’oscurità, reso efficacemente col diverso cromatismo degli uccelli: dal bianco delle colombe, su un fondo quasi trasparente, alla luce intensa del giorno pieno, su cui si staglia il dinamico volo del falco, fino al cielo crepuscolare, rotto dall’aleggiare vorticoso dei rapaci notturni.
Opere della sala
La sala
La denominazione di questa stanza deriva dalla grande vetrata a forma di chiodo, opera di Duilio Cambellotti, con una raffinata decorazione a pampini e grappoli d'uva. Lo stesso tema è ripreso nei delicati stucchi monocromi che sottolineano l'imposta del soffitto e nel rosone al suo centro da cui, in origine, calava un lampadario in ferro battuto.
La stanza era usata dal principe Torlonia come studio, ma i mobili che la arredavano sono andati perduti.