Danza dei Feaci

Danza dei Feaci
Autore: 

Antonio Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822)

Tipologia : 
Scultura
Anno: 
1800 (post) - 1810 (ante) sec. XIX inizio
Materia e tecnica: 
Gesso
Dimensioni: 
massima alt. 118 cm larg. 78 cm prof. 4,5 cm
Provenienza: 
dalla Sala da Ballo del Palazzo di Villa Torlonia
Inventario: 
MCN 23

Il tema di questo bassorilievo Torlonia è quasi contrapposto, nella sua espressione di gioia, all’angoscia delle altre due composizioni precedenti.
Si ispira all’ottavo libro dell’Odissea, in cui Hallo e Laudamante, figli di Alcinoo, re dei Feaci, danzano davanti ad Ulisse.

Il ritmo che avvolge i corpi dei due giovani è come un’onda melodiosa sottolineata dalla circolarità del drappo che viene fatto volteggiare con grazia.
La palla, che resta sospesa ai loro piedi, sta a rappresentare il mito greco della perfezione dell’universo.

Il gesso Torlonia è stato strutturato in funzione della sua sistemazione in una sala della Villa e quindi è stato riprodotto solo l’episodio centrale, eliminando le figure che assistono alla danza come nelle altre serie a noi note.
La composizione sembra rispondente alle scelte tematiche dei Torlonia, dai quali la danza era particolarmente apprezzata.
Ne è testimonianza la copia che possedevano della danzatrice di Canova, (eseguita dal Bienaimè, allievo di Thorvaldsen, forse presente nel Palazzo Torlonia di Piazza Venezia) 

Opere della sala

La sala

Stanza a "Berceau"

La Stanza a “Berceau” è così chiamata per il motivo decorativo dipinto nella volta che finge un pergolato.

Al centro era un riquadro, oggi perduto, con putti svolazzanti attorno allo stemma Torlonia, opera di Domenico Del Frate.
Sulle pareti vi erano vedute di Giovan Battista Caretti oggi completamente perdute.

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