Stanza dei trifogli

La denominazione della stanza deriva dal ricorrere del soggetto dei trifogli negli elementi decorativi che la caratterizzano.
Un disegno con trifogli intrecciati hanno, infatti, i leggeri stucchi del soffitto e quelli che incorniciano l'ampio vano destinato ad ospitare un divano che, secondo le testimonianze, era rivestito di velluto viola.

Riprende lo stesso soggetto il disegno del pavimento, con marmitte in graniglia nei colori del verde-azzurro e giallo-ocra.

Stanza dei trifogli

Alle finestre vi sono due coppie di vetrate con lo stemma della famiglia Torlonia (rose e comete) in stile medioevale. Le vetrate sono realizzate con tecnica mista a fondi di bottiglia e con dipinti a fuoco. Unico arredo superstite nella stanza è un bel camino in marmo, copia ottocentesca di un modello rinascimentale con decorazioni a grottesche, proveniente probabilmente da un altro edificio e qui collocato agli inizi del secolo.

Nella stanza è esposta la vetrata di Paolo Paschetto "Ali e fiamme", interessante interpretazione stilizzata di temi biblici.
La stanza dei trifogli e quella attigua ospitano anche una serie di bozzetti preparatori per le vetrate della Chiesa Valdese di Piazza Cavour a Roma, sempre di Paolo Paschetto.

Paolo Paschetto, Ali e fiamme
Vetrata

Paolo Paschetto

1927 ca.