Danzatrice con il dito al mento
Danzatrice con abito panneggiato fermato con due bulle circolari; la mano sinistra appoggiata in posa plastica sul fianco / personaggi femminili: danzatrice.
Il prototipo di questa statua, priva di testa, braccia e piedi, può essere sicuramente considerato la “Danzatrice con il dito al mento” o “Danzatrice Manzoni” dal nome di Domenico Manzoni che la commissionò ad Antonio Canova nel 1811 per 4.400 scudi.
Ne esistono molte riproduzioni e nella Gipsoteca di Possagno si può ancora vedere il modello in gesso, realizzato da Canova nel 1809, da cui derivarono varie sculture.
Di sicuro sappiamo che Alessandro Torlonia fece eseguire da Luigi Bienaimé (1795-1878), della scuola di Thorvaldsen, una copia della “Danzatrice” del Canova, che ora si trova nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
L’esemplare esposto rivela una lavorazione accurata e di buona qualità, con un effetto di non finito, dovuto probabilmente ai danni atmosferici provocati dall’esposizione all’aria.
Opere della sala
La sala
La Biblioteca conserva solo le decorazioni del soffitto con un riquadro di Pietro Paoletti raffigurante Dante guidato nel limbo da Virgilio ad incontrare i grandi poeti dell’antichità.