La storia del complesso
La Grotta, la Serra e la Torre Moresca di Villa Torlonia costruite tra il 1839 e 1840 su progetto di Giuseppe Jappelli devono considerarsi come un insieme di edifici pensati e costruiti uno in relazione all'altro, con un progetto unitario che guarda, in particolare, alle pittoresche progettazioni dei giardini all'inglese.
Prima di essere chiamato a Roma da Alessandro Torlonia, infatti, Giuseppe Jappelli aveva lavorato a Villa Saonara e a Villa Treves presso Padova inserendo gran parte degli elementi considerati costitutivi del giardino all'inglese: la grotta, la rovina gotica, il mausoleo romano, il tempio, l'eremo, il padiglione turco.
Non tutti, ma buona parte di questi elementi - mescolati ad altri derivanti dalle suggestioni ariostesche richiamate più volte nel progetto di Jappelli - li ritroviamo anche a Villa Torlonia: il campo dei tornei, la capanna svizzera, il lago, la grotta, gli edifici moreschi.
L’insieme costituisce un unicum nella Roma d'inizio Ottocento con qualche precedente nei progetti settecenteschi di Francesco Bettini per la Villa Doria Pamphilj a Porta Pinciana e in quelli dell'Asprucci per il Giardino del Lago di Villa Borghese. Il giardino all'inglese, comunque, anche dopo le positive esperienze di Villa Torlonia, rimase un fenomeno limitato che non riuscì mai ad integrarsi veramente nella prepotente cultura romana.