Duilio Cambellotti
Nato a Roma nel 1876 da padre intagliatore e doratore, che per primo gli impartì gli insegnamenti e la passione per le arti applicate, terminati gli studi di ragioneria, si iscrisse al corso triennale di “decorazione pittorica e disegno applicato alle industrie artistiche”, presso il Museo Artistico Industriale di Roma.
Uscito dalla scuola, Cambellotti iniziò l’attività di grafico; nel 1898, conseguito il titolo per l’insegnamento nelle scuole d’arte, iniziò la sua collaborazione con ditte italiane e straniere.
Nel 1901 vinse il “Concorso Alinari” per l’illustrazione della Divina Commedia e, successivamente, iniziò a collaborare con diverse riviste e ad illustrare testi letterari, un’attività che coltiverà per tutta la vita.
Nel 1905, inizia la sua collaborazione con il Teatro Stabile di Roma, disegnando costumi e scenografie: esperienza che si concluderà solo alla fine degli anni Quaranta, dopo una straordinaria serie di allestimenti per i teatri all’aperto di Ostia e di Taormina, per l’Opera di Roma e soprattutto per il Teatro Greco di Siracusa.
Nel 1912 con Picchiarini, Bottazzi e Grassi, organizzò la Prima Mostra della Vetrata, dove espose, tra le altre, la vetrata “I Guerrieri”.
Nel 1914 realizzò con Picchiarini “Le civette nella notte”, la prima delle dieci vetrate per la Casina delle Civette, tra le quali spiccano “Il Chiodo” (1915), “L’alba, il giorno, la notte” (1916), “Rondini” (1918).
Nel 1921, sempre con Picchiarini, Bottazzi e Grassi, organizzò la Seconda Mostra della Vetrata dove presentò otto vetrate, tra cui “La fata”, “Le gazze” e “Le lucciole”.
Nel 1931, insieme ad altri artisti, tra cui Paschetto, Picchiarini e Grassi, fondò la S.A.C.A. (Società Anonima Cultori d’Arte).
Nei primi anni Trenta, iniziò la collaborazione con il Laboratorio di Giulio Cesare Giuliani, che terminò nel 1957. Morì a Roma nel 1960.