Sala da ballo
Nucleo dell’intera struttura del Casino è la Sala da Ballo, che in altezza comprende due piani. Caretti conservò l’impianto architettonico dato da Valadier ma inserì due orchestre laterali e ricoprì ogni parte del salone con dipinti, stucchi, dorature e marmi.
Nella volta sono rappresentate le storie di Amore, affrescate da Domenico Toietti e Leonardo Massabò mentre nelle lunette sono dipinti il Volo delle Dodici Ore, il Volo delle tre Grazie, sempre di Massabò e il Parnaso di Francesco Coghetti.
Le due orchestre poggiano su maestose colonne scanalate in marmo di Carrara, con elaborati capitelli e architravi decorati a stucco bianco e dorato con amorini di Pietro Galli.
Le pareti sono decorate con marmoridea imitante il giallo antico.
Il pavimento era decorato con un grande mosaico policromo, copia di quello di Palestrina, rimosso nel 1888 per essere trasportato nel Palazzo Torlonia di Piazza Scossacavalli, oggi sostituito da un pavimento di marmi policromi.